L’Egitto offre molto agli appassionati di viaggi: archeologia, mare, laghi, fiumi e deserti.
Per quanto riguarda gli splendidi fondali del Mar Rosso oggi non c’è alcuna difficoltà per raggiungerli, anzi si tratta di vacanze “precotte” ed inflazionate. Per i siti archeologici vale lo stesso discorso, anche se in questo caso è possibile trovare mete poco conosciute ed altrettanto interessanti (ad esempi lungo le sponde del lago Nasser).
Diverso è il discorso deserti, i più importanti sono: il deserto bianco, il deserto rosso ed il deserto verde.
Il deserto bianco si trova tra le oasi di Bahariya e Farafra, si è formato da una vasta depressione ed è caraterizzato da formazioni rocciose di vario tipo
Il deserto rosso detto anche Gran Mare di Sabbia si trova a Sud-Ovest e fa da confine con la Lybia
Il deserto Verde infine si trova a Sud-Est e confina con il Sudan
Questi deserti li ho attreversati nel 1997, 1999, 2000
Non so quanto sia appropriato averlo coniato “deserto verde”, tuttavia questa è stata la mia impressione nell’attraversarlo. Esso si trova fra le coste del mar Rosso e le coste del lago Nasser, l’umidità che si forma di notte permette la crescita sulla sabbia di un sottile tappeto di erba verde che visto all’alba ed al tramonto da la sensazione di trovarsi in grandi vallate verdi.
I primi due si possono attraversare con mezzi ed attrezzature adeguate, per il terzo, quello verde, è molto difficile da visitare in quanto difficilmente si riesce ad avere le necessarie autorizzazioni, essendo chiuso al turismo.
Noi abbiamo potuto farlo dopo aver navigato il lago Nasser lungo altre 500 Km e largo, in alcuni punti, oltre 20 Km con una barca di pescatori da Aswan a Abu Simbel e poi con tre auto 4×4 dirigendoci verso Est costeggiando il confine con il Sudan per poi puntare a Nord